Il David
"...Nella fotografia l'immagine non ha materia, peso, spessori di manipolazione, "corpo" sensibile: l'immagine non risulta "reincarnata", come nella pittura, e quindi non può comunicare una "sostanza": non è una reincarnazione, ma uno spettro, una larva: non è una realtà ulteriore rispetto alla realtà prima, ma solo l'impronta della sua realtà prima, un'apparizione, un fenomeno di riduzione ottica. Non registra tanto l'imminenza del fatto che ritrae, quanto la sua distanza, e fa sentire la sua assenza. Sollecita un desiderio, non lo può soddisfare. (...) Ciò che comunica, in ultima analisi, credo sia proprio la febbrilità e il moltiplicarsi del desiderio in un mondo sempre più distante da se stesso"
Maurizio Calvesi
Galleria dell'Accademia, Firenze
Il divino Michelangelo.
Particolare del David.
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