Marcello Colasurdo: il grido carezzevole di un sogno
Chi come te,
viscerale e passionale, potrà ricordare al popolo "chi sono, da dove vengo?"
Chi potrà, con la stessa voce, far vibrare una Tammorra per ricordarsi da che parte stare?
Quale canto potrà somigliare al tuo, dal mare alle foreste, con le braccia in cerchio che si fermano sul cuore?
Tempo ed acqua Marcello... dicevi sono la stessa cosa. Ora la tua voce è sparsa per sempre per non esser soli, in quel cerchio di infinite storie.
Si è fermato il tempo maestro, a questo punto non resta che iniziare la musica e danzare, per te.
Madre luna ti riconoscerà alla prima vibrazione... noi resteremo qui nel nostro errare.
- quella sera a Piedigrotta, insieme a te -
Oggi, cinque volte luglio 2023