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Il Pittoralismo ed oltre di Céline Laguarde

Ho visitata questa mostra dopo essermi immersa nella la folla e nel caos energetico di Paris Photo, è stato come un lancio in paracadute, atterrando in prossimità di un lago, nella quieta e nella dolcezza del paesaggio… disegnando volti in bianco e nero di una poesia rara. Parlo di una fotografa che non tutti conoscono per fama, che ha accarezzato la luce con una profondità e sensibilità che pochi possono vantare. Questo viaggio nella luce e nelle ombre, di una pioniera ritrovata, è stato possibile grazie al Musée d'Orsay che ha svelato al mondo un tesoro nascosto: l'opera di Céline Laguarde, una fotografa francese che, nonostante il suo indiscusso talento e successo, era stata ingiustamente dimenticata per quasi un secolo. La mostra dedicata alla sua opera, aperta dal 24 settembre 2024 al 12 gennaio 2025 (come sempre dico, ci sono mostre che meritano il viaggio), è un invito a riscoprire una pioniera della fotografia, una donna che ha saputo plasmare la luce e l'ombra in immagini di straordinaria bellezza e profondità.
Céline Laguarde fu una delle figure di spicco del pittorialismo, il primo movimento artistico dedicato alla fotografia. Le sue opere, caratterizzate da una raffinata tecnica e da una sensibilità pittorica, la collocavano ai vertici della fotografia internazionale all'inizio del XX secolo. Eppure, il suo nome era scomparso dai radar della storia dell'arte, abitudine purtroppo quando si tratta di figure femminili nell’arte e non solo, ma che il tempo ha ben conservato tenendole vive più che mai.
Questa mostra, frutto di anni di ricerche e di un meticoloso lavoro di ricostruzione del suo archivio, rivela un'artista dalle mille sfaccettature. Attraverso oltre centotrenta stampe originali, si può seguire l'evoluzione della sua poetica visiva, dalle prime sperimentazioni ai capolavori maturi. Ritratti intensi, paesaggi evocativi e studi di figure permettono di apprezzare la sua maestria nel padroneggiare i processi di pigmentazione, tecniche complesse che le conferivano un controllo assoluto sulla luce e sulle tonalità. Un Pittorialismo inatteso , una mostra che racconta di una donna che ha vissuto in un'epoca di grandi cambiamenti muovendosi in un ambiente culturale effervescente, intrecciando relazioni con artisti, scrittori e intellettuali del suo tempo. La sua figura si inserisce in un contesto più ampio, quello della fotografia femminile in Francia alla fine del XIX e all'inizio del XX secolo, un ambito ancora poco esplorato dalla critica.
Nata nel cuore del Paese Basco da una famiglia della borghesia terriera, Céline Laguarde manifestò fin da giovane una spiccata sensibilità artistica. Trasferitasi a Parigi nel 1880, entrò in contatto con l'ambiente culturale parigino e, dopo essersi stabilita ad Aix-en-Provence, si affermò come una delle figure di spicco del movimento pittorialista francese. La sua adesione al Photo-Club de Paris, nel 1902, segnò una svolta decisiva nella sua carriera. Sotto la guida di Robert Demachy, maestro indiscusso del pittorialismo, Laguarde approfondì la tecnica della gomma bicromata, che le permise di ottenere stampe dalla resa pittorica straordinaria, avvicinandosi all'estetica delle incisioni e dei disegni. La sua produzione artistica, caratterizzata da un'ampia gamma di soggetti – ritratti, paesaggi, nature morte – si distingue per la raffinatezza tecnica e la sensibilità compositiva. La sua intensa attività espositiva, sia in mostre collettive che personali, le valse numerosi riconoscimenti e la stima della critica. La collaborazione con artisti come Darius Milhaud e Léo Latil, con i quali instaurò un proficuo scambio creativo, arricchì ulteriormente la sua produzione. Con il matrimonio con l'entomologo Édouard Bugnion, la sua vita subì una svolta, dedicandosi anche alla microfotografia scientifica. Tuttavia, con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale e la conseguente dissoluzione del gruppo dei pittorialisti francesi, Laguarde si allontanò gradualmente dalla fotografia per dedicarsi alla musicologia, seguendo le ricerche del marito.
L'opera di Céline Laguarde rappresenta un capitolo fondamentale nella storia della fotografia francese, un'eredità artistica importante. La sua capacità di coniugare la tecnica fotografica con la sensibilità pittorica, anticipando alcune delle tendenze dell'arte moderna, non può che collocarla tra le più importanti artiste del suo tempo, invitando a ripensare la storia della fotografia, a rivalutare il ruolo delle donne nell'arte e a riconsiderare il pittorialismo come un movimento complesso e sfaccettato. Non è mai tardi, e soprattutto in un epoca dove le immagini abbracciano ogni e superano ogni confine materico, astratto, effimero e senza più regole, vedere queste opere ci dovrebbe ricordare che tutto è frutto del nostro vissuto, che ogni creazione nasce da una testa e un cuore che sente e sprigionano parole e visioni, da quel che siamo.

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