Atelier Malicot
date » 11-06-2024 15:07
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Atelier Malicot: un atelier di fotografia unico nel suo genere che ci ha viste ospiti in occasione del primo Festival di fotografia “Photographie de rue à la chambre” nella primavera del 2024
L'Atelier si trova a Sablé-sur-Sarthe, in Francia, nei Paesi della Loira, sulle rive del fiume Erve. Fu costruito nel 1899 da Joseph Malicot (1874-1953) ed è tutt’ora un luogo che conserva tutta la ricchezza della storia della fotografia.
Un atelier di luce blu: composto da tre muri e da una vetrata parallela al fiume dove si odono i suoni della natura, lo scorrere dell’acqua, il canto degli uccelli, fino al suono dell’aria velata che si posa sulle immagini delle stagioni che si susseguono, ha una copertura anch'essa in vetro, dove tutto accade dal cielo con le sue vetrate di colore blu. Usare questo colore per le vetrate, era una scelta in quel periodo comune, poiché si pensava che lasciasse passare più luce del vetro ordinario, un elemento prezioso per i fotografi di quell'epoca in cui i tempi di posa erano molto lunghi.
L'arrivo delle lastre secche al gelatino bromuro d'argento nel 1890 ha reso il vetro blu quasi obsoleto. Tuttavia, alcuni fotografi professionisti hanno continuato a utilizzarlo, forse per tradizione o per distinguersi dalla fotografia amatoriale che si stava sviluppando in quel periodo, e quel colore blu resta la poesia di un luogo incantevole. L'atelier era dotato di tende per controllare la luce in funzione dell'ora del giorno, conteneva anche una varietà di scenografie e accessori per i servizi fotografici, come sedie, poltrone, colonne, poggiatesta, fondali e, naturalmente, macchine fotografiche e telai per le lastre fotografiche.
Un salvataggio e un restauro meticoloso: dopo la morte di Joseph Malicot nel 1953, l'atelier è stato abbandonato. A poco a poco, i vetri si sono rotti, i muri si sono degradati e la vegetazione si è installata. Un albero vicino ha persino iniziato a crescere in modo anarchico, mascherando una parte dell'atelier. Nel 1975, dopo la morte dell'unica figlia del fotografo, il nuovo proprietario ha fatto installare un tetto per proteggere l'edificio dalle intemperie, rallentando così il suo deterioramento. Nel 1986, in occasione della prima mostra dedicata al fotografo saboliano, il materiale rimanente nell'atelier è stato messo in sicurezza. Nel 2007 l'atelier è stato acquisito e sono stati condotti studi sulla possibilità del suo restauro. Se la veranda è stata preservata grazie al tetto installato nel 1975, la struttura che la sorreggeva era troppo corrosa e irrecuperabile. Inoltre, questa struttura si era mossa, causando un cedimento dei muri. Un'analisi è stata affidata ad uno studio specializzato che ha consigliato la realizzazione di un solaio collaborante per garantire una stabilità duratura. Nel 2009 è stato deciso di smontare completamente la veranda e restaurarla. Questo lavoro è stato affidato all'azienda Loubière "la forge d'Art". Parallelamente, la Société Choisnet & Bardoux ha realizzato un cordolo dei muri e la Société Construction métallique Saumuroise ha fabbricato un solaio collaborante. Terminata questa fase, la veranda è stata rimontata e dotata di vetri blu per restituirle il suo aspetto originario.
L'atelier è stato poi affidato all'associazione "Atelier Malicot" per essere riallestito con gli scenari restaurati, ispirandosi a documenti d'epoca (foto scattate nell'atelier da Malicot) e ad opere storiche sull'attività dei fotografi dell'inizio del XX secolo.
L'associazione ha la missione di creare un polo culturale intorno alla figura di Joseph Malicot e al suo atelier. Questo polo culturale avrà l'obiettivo di conservare e mantenere l'atelier fotografico, arricchire il fondo fotografico e far rivivere lo spazio con diverse iniziative, mostre e creazione di residenze d'artista. Doverosa questa piccola panaromica della sua storia, per sottolineare quanto è importante la cura del tempo, quanto la storia di ogni luogo è la nostra storia, quella che ci rende connessi con gli altri, con il passato e con la strada presente che si percorre.
Ed è in questo luogo ricco di memoria che abbiamo avuto l’onore di essere insieme ad altri sognatori di luce e sali d’argento, per poter condividere saperi, arte e tanta, tanta fotografia.
L'Atelier Malicot, immerso nella quieta bellezza di Sablé-sur-Sarthe, custodisce un'anima artistica che attraversa i secoli, luogo magico è stato testimone dell’incanto della fotografia e, negli ultimi anni, si è trasformato in una residenza d'artista, accogliendo creativi e sognatrici. Tra le sue mura cariche di storia, ci siamo immerse nella luce blu che filtra dalla veranda, trovando ispirazione per creare opere che esplorano la poesia della fotografia, a Sablè e nei villaggi vicini.
Con tocco delicato e contemplativo, ci siamo lasciate trasportare dall'atmosfera nostalgica dell'Atelier e attraverso una camera fotografica istantanea, costruita in legno, abbiamo abbracciato la bellezza effimera della luce che si posava tutta intorno, raccontando le piccole storie silenziose dei luoghi e delle persone. Durante la residenza, abbiamo avuto l'opportunità di confrontarci con altri artisti, di condividere le nostre esperienze, il mio percorso di fotografa, quello personale di Felisia attraverso la cura del progetto, e di arricchire il nostro percorso professionale e creativo. L'Atelier si è trasformato in un luogo di scambio e di crescita, dove la passione per l'arte ha creato un legame profondo. Ogni fotografia realizzata durante la residenza è stata un omaggio alla bellezza della fotografia e alla sua capacità di catturare l'essenza del tempo e della memoria, soprattutto un ritorno non solo nostalgico, ma necessario, alla fotografia nella sua essenza, fatta di apparecchiature che diventano tutt’uno con la creatività e il bisogno di raccontare, la carta tra le mani, il bianco e nero, l’odore dei liquidi e la meraviglia dell’immagine latente…