Anima si nutre...
La luce tiepida della primavera, dipinge l’ Arno e Ponte Vecchio. Si riflettono voci gioiose mentre una bimba corre verso il sole.
Uffizi
Arte romana, marmo.
Leda (seconda replic Museo Archeologico di Napoli), regina di Sparta.
Particolare
Simone Martini e Filippo Lippi
Annunciazione, tavola eseguita per il Duomo di Siena.
Come un’immagine parlante...
Madonna col bambino e i due angeli, Filippo Lippi
Straordinaria spontaneità e naturalezza.
Particolare
Alessandro Filipepi, la sua Fortezza.
Botticelli raffigura la Virtù come una giovane donna che, sotto una veste leggiadra, indossa una corazza e impugna il bastone.
Particolare
La Primavera, tripudio di bellezza in ogni singolo Fiore e filo d’erba.. il soffio del vento.
Tondo Doni, Michelangelo Buonarroti.
Una donna capace di ingerire Carboni ardenti.. Porzia, di Bartolomeo della Porta.
Arte romana, busto con Testa.
Pontormo e la sua Madonna col Bambino e San Giovannino
Le figure emergono con un’impressionante potenza scultorea, la luce esalta e rende tutto intensamente straordinario. Un primo piano ravvicinatissimo amplifica il dramma della scena. La Madonna abbraccia il bambino e San Giovannino ma, i volti, le loro espressioni, sono consapevoli del futuro sacrificio e rendono il gesto materno, struggente come un addio.
Particolare
Rosso Fiorentino, Madonna in Trono.
Particolare
Ricchezza, eleganza e sensualità, opera di Francesco Salvati.
Tiziano e la sua Venere di Urbino.
Adamo ed Eva tra la luce del loro peccato, Tintoretto.
Arte romana
Afrodite di Doidalsas.
Spinario, tardo ellenismo, tanta grazia nella figura di questo fanciullo nudo, intento a togliere una spina dal piede.
Autoritratto di Chagall.
Nella sala rossa, riflette Minerva con la Medusa di Caravaggio.
Particolare frutta.
5 volte maggio,
Uffizi, Firenze, la bellezza riapre per nutrire le poche anime salve...
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Tiepido aprile
La luce si riflette nella primavera lieve mentre ogni preoccupazione si assopisce per un istante,
in attesa che fioriscano le rose...
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L'Isola di Elsa...
"Ma basta: questa dunque è la tua casa, e tu ci tornerai sempre, ne sono sicuro, perché, a casa, sempre ci si ritorna; e anche per te è un giardino fatato, questa mia isoletta.
“Ci tornerai , sì; però, aggiungo: non ti fermerai mai molto tempo. Su ciò, caro padroncino, non voglio farmi illusioni. Quelli come te, che hanno due sangui diversi nelle vene, non trovano mai riposo né contentezza; e mentre sono là, vorrebbero trovarsi qua, e appena tornati qua, subito hanno voglia di scappar via. Tu te ne andrai da un luogo all’altro, come se fuggissi di prigione, o corressi in cerca di qualcuno; ma in realtà inseguirai soltanto le sorti diverse che si mischiano nel tuo sangue, perché il tuo sangue è come un animale doppio, è come un cavallo grifone, come una sirena. E potrai anche trovare una compagnia di tuo gusto, fra tanta gente che s’incontra al mondo; però, molto spesso, te ne starai solo. Un sangue-misto di rado si trova contento in compagnia: c’è sempre qualcosa che gli fa ombra, ma in realtà è lui che si fa ombra da se stesso, come il ladro e il tesoro, che si fanno ombra uno con l’altro.”
La spiaggia di Massimo
“ Don Pablo, vi devo parlare, è importante... mi sono innamorato!
Ah meno male, non è grave c'è rimedio.
No no! Che rimedio, io voglio stare malato...”
Dal film Il Postino
Massimo Troisi, Mario Ruoppolo e Philippe Noiret, Pablo Neruda.